sabato 31 maggio 2008

La Donna Ragna



La Donna Ragna è un fumetto hard pubblicato tra il 1977 ed il 1981 dalla casa editrice Galassia, poi Galax Editrice, per un totale di 53 albi. Si tratta della parodia a luci rosse dell'Uomo Ragno della Marvel, ovviamente in versione femminile. Per ovvi motivi di copyright la serie cambiò poi nome diventando La Donna Tarantola.
Nel primo episodio della serie la protagonista Virgin, una giovane studentessa, viene violentata all'interno di un laboratorio scientifico. L'atto viene però bruscamente interrotto per la presenza di un ragno radioattivo, che morde la ragazza sulla vagina prima che questa possa raggiungere l'orgasmo. Il risultato è che, assieme all'ottenimento dei canonici superpoteri, la protagonista viene segnata da una terribile sventura che le impedirà per sempre di poter avere un orgasmo!
Questo il motore di una serie che, con tutta sincerità, non è certo tra le più riuscite nella storia del fumetto erotico italiano, eppure l'assurdità dell'assunto, i riferimenti parodistici ai fumetti Marvel e la delirante violenza dei suoi contenuti ne hanno fatto un fumetto di culto, troppo estremo (in ogni senso) per non essere visto con simpatia!
Nell'albo cui fanno riferimento le immagini qui mostrate (il n.9 del 1977), la Donna Ragna deve affrontare la terribile Giganta, donna guerriero al soldo di Skorpia, nemica storica della nostra eroina assieme a Lurid Woman.



Tra i comprimari della serie troviamo un simil J.Jonah Jameson, che in luogo del Daily Bugle qui dirige il News De Merd!!!



Alla Donna Ragna è dedicato un intero capitolo all'interno del prezioso volume Pornograffiti, saggio curato da Laura Barbiani e Alberto Abruzzese per la Casa Editrice Roberto Napoleone nel 1980 da cui citiamo:
"Non ti avvicinerai, non toccherai, non consumerai, non proverai piacere, non parlerai, non apparirai; al limite non esisterai se non nell'ombra e nel segreto". Dice Foucalt parlando del ciclo del divieto, e queste due signorine dalla doppia identità (modello Clark Kent-Superman), le sopraddette Ragna e Tarantola, sembrano proprio due eroine di quel ciclo. "Non proverai piacere" e, infatti, le nostre non possono raggiungere l'orgasmo [...] perchè il loro irrefrenabile desiderio di uccidere il maschio glielo sottrae "sul più bello", come si usa impropriamente dire.

Non ci sembra il caso di scomodare i filosofi per dare una lettura della Donna Ragna, cui pare più consono il pensiero dell'esperto Daniele Bevilacqua che nel suo indispensabile saggio Zora Nostalgia (in Fumetto nn.47 e 51) parla di:
[...] un settore dove si puntava esclusivamente a grosse vendite senza alcun intento politico, autoriale o collezionistico che fosse [...] Produrre fumetti anche brutti e facilmente criticabili purchè però si vendano, presto e bene. Questo era l'unico obiettivo da perseguire per gli addetti ai lavori.

La serie, (disegnata da Carlo Leone e Augusto Chizzoli) è stata ristampata nel 1994 per soli 2 numeri dalle Edizioni Sirio, e nel 1999 per 5 numeri dalle Edizioni Ges, di nuovo col titolo di Donna Ragna.

25 commenti:

Larsoniana ha detto...

la Giganta mi fa paura...

Anonimo ha detto...

I testi erano di NAVIGLIO?

Andrea Leggeri ha detto...

@ Marta:
non temere, Virgin ti proteggerà!

@ Arakna:
ehm... boh!

Anonimo ha detto...

Credo di si... perchè per la stessa casa editrice NAVIGLIO scriveva "LE FANTASTICHE QUATTRO" (poi diventate "LE FANTASTICHE TRE"), con una strepitosa "donna elastica"
(capace di trasformare qualsiasi sua parte del corpo in organo sessuale!!!), poi una sorta di "MANDRAKE" (non ricordo bene il nome) e altre prelibatezze 100% bad-taste.

Andrea Leggeri ha detto...

Lo pseudo-Mandrake era Maldrak!
Grazie delle info, purtroppo non ho null'altro delle edizioni Galax...

Maurizio Ercole ha detto...

Adesso non ricordo di preciso... ma c'è stata, negli anni '70 (forse 60), anche un'altra donna ragna sulla scia dei neri alla kriminal... devo rovistare in soffitta, poi ti dico di preciso.

Andrea Leggeri ha detto...

Mmmmmmmm interessante!
Attendo novità in merito...

Andrea Leggeri ha detto...

@ Arakna: secondo Francesco Coniglio i testi dovrebbero essere di Giorgio Pedrazzi...

Anonimo ha detto...

comunque, da quel poco che si e' potuto vedere sembrerebbe, tenendo conto dell'epoca d'oro di questi pornofumetti, veramente uno dei punti piu' bassi raggiunti... disegni pessimi e testi sotto la soglia del ridicolo...
D'altra parte, se la casa editrice Galax non e' ricordata con affetto neanche dal piu' sfegatato fan del filone un motivo ci sara'...

Andrea Leggeri ha detto...

Hai ragione Seven Legion, la serie è da ricordare più per il suo carattere "estremo" (in tutti i sensi), che per effettiva qualità fumettistica. Comunque un "reperto storico" da considerare con interesse.

Anonimo ha detto...

da tempo sto preparando un catalogo di tutte le serie del genere, siccome non possedevo la minima informazione su questa, spero non ti dispiacera' se includo proprio la tua mini-scheda, s'intende citando la fonte...

Anonimo ha detto...

(ps:prima ero sempre io...)
...a proposito, se pensi di continuare a dedicare degli angolini ai porno-fumetti anni '70, senz'altro raccoglierai un sacco d'interesse dato che vanno di gran moda ultimamente... Solo cerca di fare, se possibile, delle scansioni un po' migliori perche' il famoso blog "groovy horror" ti ha linkato e ora sei sotto gli occhi del pubblico internazionale... Non facciamo cattiva figura con gli stranieri, eh! ;)

Andrea Leggeri ha detto...

@ Seven Legion
Cita pure, grazie!
Anzi, se hai bisogno di altre informazioni teniamoci in contatto ;)
Senz'altro darò spazio ad altri fumetti del genere! So del link da Groovy Horror, mi ha fatto davvero piacere. Hai ragione, devo migliorare con le scansioni, ma anche l'albo della Donna Ragna che avevo a disposizione non era in buone condizioni...

Anonimo ha detto...

-Ok, grazie! Si trattera' di una sorta di mega catalogo sottoforma di archivio .zip (di libera circolazione su emule)utile per capire come sono strutturate le varie serie (alcune delle quali sono, in effetti, parecchio incasinate). Conterra' un po' di info e le immagini di tutte le copertine. Appena la cosa si concretizza ti faro' sapere. A proposito, se qualcuno riesce a trovarmi info sulla serie "rolly royce" (anche chiamata "rolls royce") mi risolverebbe veramente un mistero secolare!
-Circa le scansioni, il problema non e' lo stato del fumetto in se' ma il fatto che sembrano afflitte da difetti di post-editing, tipo linee seghettate, etc...
prova a scannerizzzare a 300 DPI e poi a scalarle alla meta' attivando l'uso di un algoritmo tipo "floyd steimberg" oppure "Lanczos"... insomma un filtro interpolante che non produca artefatti. Questo trucco si chiama downsampling e' ha il vantaggio di far sparire tutti i retini di stampa delle copertine a colori trasformandoli in colori pieni e vivaci. Prova anche a giocare coi settaggi di contrasto e saturazione se possiedi un software di foto ritocco...

Andrea Leggeri ha detto...

Eh, il problema è proprio quello, non ho un software adeguato!
Sul vecchio pc avevo photoshop, che comunque non sapevo usare un granchè... ma sul nuovo portatile non ho programmi di grafica.
Le scansioni le ho fatte a 300 dpi, ma le ho poi ridotte col software di gestione dello scanner che non mi dà la possibilità di giocare troppo coi settaggi...
Vedrò di procurarmi qualcosa!
Intanto vedo di trovare qualche notizia su Rolly Royce!

Anonimo ha detto...

Allora ti suggerisco irfanview (lo scarichi dall'omonimo sito). Solo 1mb, gratuito. (Durante l'installazione rispondi che non vuoi la google toolbar) Sempre durante l'installazione, puoi tranquillamente impostarlo come visualizzatore di sistema per i file di immagine e non ti pentirai perche' e' molto piu' veloce e pratico. Puo' fare tutto quello che ti serve come post editing: CTR+R per il resize, shitf+G per il miglioramento contrasto...
ha anche la rotazione senza perdita di qualita' delle jpg nel caso il tuo scanner producesse le immagini ribaltate. Io lo uso per ogni scopo, dal vedermi le foto delle vacanze al preparare un intero fumetto in un sol colpo grazie al menu' delle operazioni in batch...
Se ti dico che ho rellato un numero di Jacula e uno di Oltretomba su emule usando unicamente questo piccolo programmino...

-The Arakna... questo nome non mi e' nuovo... non e' che ci siamo conosciuti sul sito di Killing, per caso? io la sono "Alberuro"... :)

Anonimo ha detto...

ah, ah...
circa "Rolly Royce", tanto per confermare che rappresenta un po' l'everest inviolabile di ogni catalogatore, ho appena letto il commento di un venditore ebay, tale endrucomics. Non posso mettere il link all'asta, in questo momento in atto su ebay, perche' questo blog me lo vieta ma riporto qui il testo integrale:

Prodotto repellente e inqualificabile, quasi vergognoso ed offensivo per l' intelligenza umana, ma al giorno d'oggi in televisione c'è di peggio , credetemi, non è retorica spicciola e nemmeno moralismo un tanto al chilo.

In compenso, la cronologia e la numerazione di questa collana sono un vero e proprio tormentone angosciante e drammatico , un rompicapo allucinante e indecifrabile, schizofrenico e sincopato, senza capo nè coda: il titolo della testata cambia occhio e croce 4 volte (le avventure di rolls royce - rolls royce - rolly ross - rolly royce ... ) e le serie dovrebbero essere almeno otto, diluite nell' arco di circa 9 anni; quasi nessun albo porta riferimenti nè data, e pertanto nessuno, nemmeno il Papa in persona, può sostenere con certezza ed essere sicuro di possedere la collezione completa


ah, ah.. spiritoso l'uomo! :D

Andrea Leggeri ha detto...

Grazie per il consiglio, mi scarico il programmino!
Riguardo a "Rolly Royce" potrei mandarti una scansione della pagina relativa tratta dalla Guida al Fumetto Italiano di Gianni Bono, con cronologia, se non ce l'hai. Purtrtoppo non ho altro a riguardo.

Anonimo ha detto...

grazie, magari!
seven_legion@tisca(...).it

Anonimo ha detto...

Andre'...
ho ricevuto la cronologia tratta dalla "guida al Fumetto di Gianni Bono", e' c'e' da mettersi le mani nei capelli...
C'e' un buco continuo di date e titoli... sembra che di svariati albi si sa solo che "dovrebbero esistere" ma la guida non sa dirne neppure l'aspetto o il titolo...
comunque grazie, rappresenta pur sempre una base per iniziare... e poi se fosse stato davvero cosi' facile avrei perso tutto il divertimento, no? ;)

Andrea Leggeri ha detto...

Si, in effetti ho visto i "buchi"...
Chissà perchè su questa testata c'è tale confusione.
Vabbè, buon proseguimento di ricerca allora!

procione del maine ha detto...

Scusate il disturbo, sono capitato qui per caso. Se vi interessa, sono uno dei pazzi che da anni tenta inutilmente di completare la collezione di serie Rolly/Rolls Royce. Al momento, ho circa 70-80 numeri, doppioni compresi. Non ho la più pallida idea di quanti numeri siano usciti e dubito pure che qualche numero sia stato distribuito male o non sia uscito affatto, dal momento che numeri in circolazione (mostre, ebay,..) sono sempre gli stessi. Di sicuro le schede delle varie enciclopedie che avete citato sono incomplete ed inattendibili.

Unknown ha detto...

Stanno riuscendo in edicola:la donna ragna, la corsara nera, e qualche altro fumetto di quell'epoca; purtroppo dei due suddetti mi sono perso i numeri 1, ho solo il 2, se le due serie continuano ho intenzione di collezionarle, vorrei però rimediare i primi numeri.

Anonimo ha detto...

Che spazzatura. Una che viene violentata e che raggiunge un orgasmo. E bravi, continuate a pensare che anche nella vita reale accada la stessa cosa. Violentatori che si formano con questa spazzatura.

Anonimo ha detto...

Prima di internet e della pornografia domestica con un click, l'italiano frustrato e segaiolo, scialbo e timido voyeur, si rifugiava volentieri nella lettura di tali fumetti osceni appagando volentieri certe tendenze al sadismo e al masochismo, latenti in ognuno di noi.Carcerati, soldati di leva, pensionati e adolescenti, tutti o quasi appartenenti al proletariato urbano, formavano lo zoccolo duro dei fruitori di tali fumetti in cui il sesso, il sangue, la necrofilia, l'incesto, il cannibalismo, costituivano veri e propri archetipi del desiderio in un paese che, faticosamente, si lascuava alle spalle lunghi secoli di moralismo cattolico sessuofobico.